Correre, saltare, lanciare: si tratta di movimenti naturali ma che nel corso del tempo si sono evoluti per formare le discipline dell’Atletica Leggera. Scopri le loro caratteristiche nell’articolo!
L’Atletica leggera affonda le proprie radici molto lontano nel tempo: addirittura è possibile far risalire la sua nascita al 776 a.C., epoca della prima Olimpiade. Senza contare che le sue discipline, ovvero la corsa, il salto e il lancio, prevedono dei movimenti che l’uomo compieva sin dall’alba dei tempi.
Nate per assecondare l’istinto di sopravvivenza e il desiderio di movimento innato negli esseri umani, queste attività hanno poi conosciuto nel corso degli anni un progressivo perfezionamento, pur mantenendo una naturalezza di fondo. Vediamo in cosa consistono esattamente!
Specialità Atletica Leggera: la corsa
A proposito di naturalezza, è difficile pensare a uno sport più spontaneo della corsa: innanzitutto non servono particolari attrezzature (se non un abbigliamento adeguato), e in più consiste nell’appoggio dei piedi a contatto con il suolo. Semplice ed efficace!
Ovviamente per eccellere nella corsa è necessario anche sviluppare una buona tecnica, che si acquisisce grazie a impegno, forza di volontà e allenamento. Il connubio di queste caratteristiche consentirà di superare brillantemente le competizioni elencate qui di seguito:
- Corsa veloce: chi la pratica deve percorrere una distanza in rettilineo e nel minor tempo possibile. Le gare si svolgono su distanze fino a 400 metri.
- Mezzofondo: risulta simile alla corsa veloce, sebbene preveda una distanza maggiore. Di fatto le gare si svolgono su distanze di 800 metri, 1.500 metri, 3.000 metri piani e 3.000 metri siepi.
- Mezzofondo prolungato o fondo: le distanze sono sui 5.000 metri e i 10.000 metri.
- Corsa a ostacoli: in questa specialità il corridore deve superare delle barriere poste a distanze e altezze che variano in base alle categorie e ai regolamenti tecnici.
- Staffetta: gara a squadre su percorso piano o misto che viene diviso in frazioni. Distanza: 4×100 metri e 4×400 metri.
- Marcia: forma agonistica del cammino, prevede due distanze da 20 o 50 km.
- Maratona: gara di corsa sulla distanza di 42,195 km.
- Atletica Leggera: i salti
Tra le altre discipline dell’Atletica leggera figura il salto. A differenza della corsa, il salto può richiedere delle attrezzature specifiche, come le aste o i materassi. Tuttavia, ciò che entrambe le attività presentano in comune, è il grande allenamento posto dietro a esse. Nel dettaglio vediamo che il salto è suddiviso nelle seguenti specialità:
- Salto con l’asta: l’atleta tiene in mano un’asta molto flessibile con la quale deve superare un’asticella, sorretta da due ritti, senza farla cadere.
- Salto in alto: l’atleta deve superare un’asticella orizzontale posta a una certa altezza.
- Salto in lungo: la rincorsa è rettilinea e prevede un atterraggio finale su una vasca piena di sabbia.
- Salto triplo: simile al salto in lungo, prevede anche 3 balzi.
I lanci nell’Atletica Leggera
Nell’Atletica leggera troviamo infine i lanci, i quali richiedono una comunione elevata di forza e coordinazione, la quale fa sì che l’atleta possa lanciare l’attrezzo velocemente e nella distanza prevista dal regolamento. Al suo interno ci sono queste specialità:
- Getto del peso: l’atleta deve lanciare il peso il più lontano possibile.
- Lancio del disco: il lanciatore gira su se stesso per scagliare il più lontano possibile il disco.
- Lancio del martello: anche in questo caso l’atleta gira su se stesso, ma per tirare alla maggior distanza possibile il martello.
- Lancio del giavellotto: l’atleta corre per raggiungere la posizione di lancio da dove scaglierà il giavellotto.
- Lancio del vortex: il vortex è utilizzato nelle categorie giovanili come attrezzo propedeutico per il lancio del giavellotto.
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